Il
2 dicembre, a Torino, Netanyahu e Letta si incontreranno in un
vertice bilaterale. Il Presidente del consiglio descrive l'incontro
come “un'opportunità
per capire come costruire anche noi una start up nation”.
Si tratta di rafforzare la collaborazione con Israele soprattutto per
quanto riguarda le imprese “start up” e quelle che si occupano di
innovazione tecnologica in generale. La collaborazione verterà
“soprattutto sul trasferimento tecnologico, la formazione, gli
investimenti e, in generale, la condivisione di esperienze tra le
rispettive imprese attive sul fronte dell'innovazione tecnologica”.
In una nota l'ICE (acronimo di Istituto Commercio Estero, l'agenzia
per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese
italiane) spiega che gli ambiti più remunerativi per le aziende che
vogliono investire in Israele sono:
Detto
questo, le ragioni per cui è importante essere a Torino ad affermare
con forza il nostro “No!” a questi accordi sono talmente tante
che ci si riempirebbe non un libro, ma una collana di libri.
E
quindi, eccone alcune, in estrema sintesi, senza sperare di
esaurirle. Altre seguiranno in altri post.