Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


mercoledì 1 settembre 2010

Abu Mazen si incontrerà con Netanyahu a Washington per riprendere in mano gli accordi di pace "due popoli, due stati"

Si fa un gran parlare di questi cosiddetti accordi di pace tra israeliani e palestinesi.
Il Quartetto (Stati Uniti, Russia, UE, e Nazioni Unite) ha dichiarato che " L'accordo per la creazione di uno stato palestinese potrà arrivare al termine di un anno di negoziati."
Infatti domani si incontreranno a Washington i leader palestinesi ed israeliani, cercheranno un accordo "che metta fine all'occupazione iniziata nel 1967 e che ha avuto come risultato l'emergenza di uno stato palestinese indipendente, democratico e attuabile che viva fianco a fianco in pace e sicurezza con Israele e i suoi altri vicini".
Questa frase significa che Netaniahu ed Abu Mazen si incontreranno a Washington per riprendere in mano gli accordi di pace "due popoli, due stati".

OK.

STOP.

Direi che ho sparato abbastanza stronzate su quel che accadrà domani.

Vediamo di analizzare la situazione un po' più seriamente.
Domani si incontreranno Abu Mazen e Netaniahu. Ammesso che Netaniahu rappresenti veramente gli israeliani, soffermiamoci un istante su Abu Mazen. Per come la so io l’ unico governo eletto (e tuttora “valido”) dei palestinesi sia quello del gennaio 2006, di cui facevano parte sicuramente, oltre ad una maggioranza di membri di Hamas, che esprimeva Haniyeh come primo ministro, anche membri di Fatah e pure Mustafà Barghouti (era Ministro per l’ informazione). Abu Mazen è stato eletto presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese nel 2005, e poi il mandato è scaduto senza essere rinnovato.
Quindi, Abu Mazen non rappresenta i palestinesi, ed il vero rappresentante dei palestinesi nei nostri media non si fa sentire.
Tra l'altro, l'uccisione di 4 coloni l'altro giorno, dimostra quanto alla popolazione siano graditi questi accordi di pace.

Ciononostante Abu Mazen si incontrerà con Netanyahu a Washington per riprendere in mano gli accordi di pace "due popoli, due stati"

"sin incontrerà con Netanyahu". Lo stesso Netanyahu che ha nel suo parlamento esponenti della JDL, famosi per le loro scritte sui muri di Hebron "gas all the arabs", lo stesso Netanyahu che definiva terroristi gli attivisti della freedom flotilla, lo stesso Netanyahu che continua a portare avanti il blocco su Gaza (condannato dall'ONU), che non ha mai condannato l'operazione piombo fuso (condannata dall'ONU) e che continua la costruzione del muro (condannato dall'oNU). Come pensano costoro del quartetto di potersi fidare di un personaggio che tuttora non ha fermato la costruzione delle colonie e che non ha aperto le frontiere di Gaza nonostante tutto quello che la comunità internzionale gli ha deblmnte sussurrato all'orecchio?

Però, abbiamo detto, Abu Mazen si incontrerà con Netanyahu a Washington per riprendere in mano gli accordi di pace "due popoli, due stati".

Questi si incontrano a Washington. Già, e perchè non a Teheran? Ora, non mi sembra in caso di spiegare per esteso questo concetto, ma decisamente Washington non è terreno neutrale. Che ne direbero costoro del quartetto se si facesse un incontro a Washington ed uno a Teheran? Come si dice...un punto per uno, palla al centro.

Quindi, Abu Mazen si incontrerà con Netanyahu a Washington per riprendere in mano gli accordi di pace "due popoli, due stati".

Accordi di pace. Leggo da Repubblica che Netanyahu dichiara: "Non permetteremo che i terroristi decidano dove devono vivere gli israeliani o la configurazione dei confini definitivi", ha aggiunto. "Nel corso dei negoziati chiederemo misure di sicurezza destinate prevenire questi omicidi". D'accordo, se gli insediamenti sono illegali (e lo sono, secondo le risoluzioni ONU) quali misure di pace potrebbero esistere per permettere ai coloni di scorazzare liberamente in una terra che non è la loro? In più egli dichiara che questi omicidi porteranno alla fine del blocco della costruzione delle colonie. Blocco che non si è mai visto. Senza giustizia non c'è pace.

Sta di fatto che Abu Mazen si incontrerà con Netanyahu a Washington per riprendere in mano gli accordi di pace "due popoli, due stati".

La souzione 2 popoli 2 stati è già stata dichiarata irrealizzabile da numerosissimi analisti, in particolare per queste ragioni:
-1 la presenza delle colonie impedisce di poter costruire uno stato di Palestina
-2 l'ipotetico stato di Palestina verrebbe diviso in 3 o 4 piccole enclave, che di conseguenza non avrebbero di fatto nessun potere
-3 solo uno stato unito e democratico può garantire la pace a lungo termine, altrimenti avremmo 2 stati in eterno conflitto tra loro, infatti 2 stati su base etnico-religiosa non postranno mai essere in pace tra loro.

Una volta un contadino palestinese mi ha raccontato che tempo addietro, recandosi alle sue terre troppo vicino ad una colonia, è stato aportrofatto un questa maniera da un colono: "voi palestinesi non volete la pace. Se voleste la pace sareste già andati in Giordania".

Io non voglio essere pessimista, sicuramente questi accordi porteranno ad un ottimo risultato, e, finalmente, tra 1 anno arriveremo alla pace. Quale pace? Arriveremo ad una soluzione del conflitto. Il fatto è che non siamo di fronte ad un conflitto, bensì di fronte ad un'occupazione. Gli accordi porteranno anche fine all'occupazione? Prevederanno sanzioni per chi ha commesso pulizia etnica e genocidi?
Soprattutto, porteranno giustizia?
Qualcosa mi fa supporre di no.

Boicotta Israele perchè i Palestinesi, per avere la pace, non devono emigrare in Giordania.