Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


giovedì 31 ottobre 2013

Qualche buona ragione per essere a Torino dal 30 novembre al 2 dicembre (prima parte).

Il 2 dicembre, a Torino, Netanyahu e Letta si incontreranno in un vertice bilaterale. Il Presidente del consiglio descrive l'incontro come “un'opportunità per capire come costruire anche noi una start up nation”. Si tratta di rafforzare la collaborazione con Israele soprattutto per quanto riguarda le imprese “start up” e quelle che si occupano di innovazione tecnologica in generale. La collaborazione verterà “soprattutto sul trasferimento tecnologico, la formazione, gli investimenti e, in generale, la condivisione di esperienze tra le rispettive imprese attive sul fronte dell'innovazione tecnologica”.1 In una nota l'ICE (acronimo di Istituto Commercio Estero, l'agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane) spiega che gli ambiti più remunerativi per le aziende che vogliono investire in Israele sono:
  • energie rinnovabili – gas
  • aerospazio
  • cyber security
  • infrastrutture
  • sanità biomedicale
  • expo 20152



Detto questo, le ragioni per cui è importante essere a Torino ad affermare con forza il nostro “No!” a questi accordi sono talmente tante che ci si riempirebbe non un libro, ma una collana di libri.

E quindi, eccone alcune, in estrema sintesi, senza sperare di esaurirle. Altre seguiranno in altri post.

domenica 27 ottobre 2013

Attesa.

il primo dei diari sotto il nome "Sil".

“Potresti fare l'insegnante. Ti piace insegnare no?” “Certo che mi piace. Come mi piace fare il pane e scattare foto.” “E allora resta in Italia! Perché andare a Gaza? Perché trovare ancora sofferenza? Perché rischiare?”

Sto qui, in attesa. Stiamo qui, in attesa. “burocrazia” dicono.