Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


lunedì 23 maggio 2011

1948 - Palestina

Il 5 Giugno i palestinesi torneranno al confine, e chiedono il vostro supporto!

Immagina questo.


Immagina che arrivino degli stranieri, armati, a casa tua. Immagina che arrivino nel tuo villaggio, nelle tua città. Immagina che uccidano buona parte degli uomini e dei giovani. Immagina che ti mandino via da casa tua. Che ti costringano ad andartene in un Paese che per te è straniero. Supponi di non poter più mettere piede nel Paese in cui sei nato, perchè questi stranieri che vi si sono insediati non te lo permettono. Non lo permettono a te, non lo permettono ai tuoi figli. Questi stranieri armati racconteranno ai loro figli che tu non ci sei mai stato, che non hai mai vissuto a casa tua...che quella è sempre stata casa loro e prima di loro non c'era nessuno. Ricordi gli alberi di ulivo e i mandorli che tuo nonno aveva piantato? Quegli alberi li, secondo i loro racconti, saranno specie autoctone cresciute spontaneamente.


Immagina che queste persone si insedino a casa tua, che cambino la serratura e che camminino per casa tua: magari cambieranno i mobili, cucineranno piatti che non conosci nella tua cucina e dormiranno nei tuoi letti. Oppure, se questo non accade, raderanno al suolo tutte le case del luogo dove hai vissuto e nemmeno nelle foto potrai riconoscere il tuo villaggio.


Immagina questo.


E poi immagina che tutto questo sia stato portato avanti con l'appoggio della comunità internazionale, con l'avvallo delle potenze economiche..immagina che citino l'olocausto, una tragedia compiuta da altri, per giustificare quello che tu chiami nakba, catastrofe. Quella che lo stesso storica israeliano Ilan Pappè spiega perchè si può definire "pulizia etnica"


Dopo che ti hanno esiliato, questi stranieri hanno fatto uno stato in quello che prima era il tuo paese, e lo hanno chiamato Israele. Ma nel tuo cuore, quello non si chiama Israele, si chiama ancora Palestina. E tu vuoi tornare a casa. I potenti, quelli che stano in alto, adesso firmano accordi che prevedono che tu mai e poi mai possa tornare a casa, e li chiamano accordi di pace. In passato l'ONU aveva fatto una dichiarazione, la 194, che dichiarava che tu avevi il diritto di tornare a casa. Poi se ne sono dimenticati. O semplicemente hanno deciso che quella non era più casa tua.





Tu lo accetteresti? Ti accontenteresti di vivere in un paese straniero per il resto della tua vita, ti starebbe bene crescere i tuoi figli in terra straniera?



Il 15 maggio migliaia e migliaia di palestinesi si sono avviati verso casa, con manifestazioni ai confini di Israele. Israele ha risposto con forza assassina. Il 5 giugno torneranno, si avvieranno di nuovo verso casa. Per favore accompagnateli. Con presidi alle ambasciate israeliane, con azioni di boicottaggio, con quello che volete. Loro chiedono la vostra solidarietà. Vogliono tornare a casa.

(libro consigliato: pulizia etnica della Palestina di Ilan Pappè)

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