Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


sabato 31 dicembre 2011

Esitare va benissimo, se poi fai quello che hai da fare (buon anno nuovo)

C'è una frase di Brecht: “esitare va benissimo, se poi fai quello che hai da fare”. Non è una mancanza di rispetto per chi non ha esitato, è un incoraggiamento per chi non sa se partire.


Quest'anno inizia con una buona notizia, che è una buona notizia di qualche giorno fa: finalmente riapre il blog di Vik, grazie a sua madre e a sua sorella! ...la tua bandiera ti è caduta dalle mani, ma saremo incentinaia a portarla alla meta, fratello.
Nel frattempo, e appunto, Oliva continua a navigare, e continua ad essere attaccata dalle navi da guerra israeliane. L'ultima volta la barchetta si stava per capovolgere, il capitano è caduto in mare. Continua ad uscire, come i pescatori palestinesi continuano a pescare nel loro mare.
“esitare va benissimo, se poi fai quello che hai da fare”.

Sono solo tre anni dalla strage israeliana a Gaza chiamata piombo fuso. Ancora non si è vista nessuna sanzione ad Israele da parte di quasi tutti gli stati, comincia a farsi sentire la campagna popolare BDS (guardiamo al fallimento dell'Agrexco!), ma ancora non è sufficiente per cambiare concretamente la situazione sul campo. Ormai abbiamo imparato che chi sta in alto, eletto nelle poltrone di quella che viene chiamata democrazia, ha altri interessi da difendere che non sono quelli degli oppressi o degli esclusi. Le lobby e chi fa affari non hanno interesse ad aiutare la Palestina. Spetta a noi prendere posizione attivamente a favore del popolo palestinese e di tutti gli esclusi del mondo perchè chi ha il potere, lo abbiamo visto troppe volte, non lo fa e non lo farà.
“esitare va benissimo, se poi fai quello che hai da fare”.

Facciamo che quest'anno sia un buon anno per lottare. Perchè non abbiamo il diritto di restare in silenzio. Perchè non abbiamo il diritto di spendere energie a litigare tra noi per decidere chi è il migliore, l'energia dobbiamo usarla per fare cose concrete. Come diceva un'amica di Gaza, impegnata nella campagna BDS: “non vi si chiede di urlare viva Gaza e Palestina libera, non vi si chiede di fare commoventi discorsi sentimentali, vi si chiede di AGIRE”. Basta parole, basta discorsi, basta ipocrisia. E non pensate di lavarvi la coscenza mandando qualche aiuto. Questa gente cerca libertà, cerca giustizia, non cerca soldi o cibo. È ipocrita mandare sementi a contadini che non possono raggiungere le loro terra: ciò di cui hanno bisogno è raggiungere la loro terra senza che un cecchino spari loro contro.
“esitare va benissimo, se poi fai quello che hai da fare”.

Finalmente a casa. Per un po' penso che non tornerò in Palestina: mi prendo una pausa da Gaza ed il regime sionista già da qualche anno mi ha proibito l'ingresso in Cisgiordania e nei territori del '48. Un po' vado orgogliosa di essere nella lista nera israeliana, significa che ho dato loro fastidio. E che ha dato fastidio l'organizzazione di cui faccio ed ho fatto parte, in Cisgiordania e a Gaza: l'International Solidarity Movement. Movimento di attivisti ed attiviste, guidato dai palestinesi e nella società palestinese integrato, basato sul metodo del consenso, che compie azioni nonviolente in supporto alla resistenza del popolo palestinese.
L'international Solidarity Movement di Rachel Corrie, di Tom Hurndall, Vittorio Arrigoni, di Tristan Anderson, di Bianca Zammit e di tanti, tante altre che perfortuna sono tornati a casa indenni.
L'ISM è il mio modo di essere in Palestina. Io, per me, se sono stata in Palestina in tutto 14 mesi della mia vita, è perchè ero con l'ISM. Con nessun altro movimento o associazione mi sarei sentita così utile e al tempo stesso inserita all'interno del tessuto sociale locale.
Venite a vedere che succede i Palestina. E sì, sono di parte, venite a vederlo con l'ISM. Perchè è un movimento che “fa la differenza”, ma non solo, anche perchè conoscerete persone interessanti da tutto il mondo, perchè entrerete in contatto reale con il popolo palestinese. Ultimamente, come avete letto anche dalle pagine di questo blog, abbiamo cominciato a metterci in rete tra attivisti italiani che sono state in Palestina con l'ISM. Stiamo organizzando dei training per chi vuole scendere. Siamo disponibili per raccontare la nostra esperienza. Per ulteriori informazioni scrivete a italianism@inventati.org

“esitare va benissimo, se poi fai quello che hai da fare”.

Buon anno nuovo.



2 commenti:

  1. Cara Silvia, condivido in pieno questo tuo post e, soprattutto, questa parte:

    "Facciamo che quest'anno sia un buon anno per lottare. Perchè non abbiamo il diritto di restare in silenzio. Perchè non abbiamo il diritto di spendere energie a litigare tra noi per decidere chi è il migliore, l'energia dobbiamo usarla per fare cose concrete. Come diceva un'amica di Gaza, impegnata nella campagna BDS:“non vi si chiede di urlare viva Gaza e Palestina libera, non vi si chiede di fare commoventi discorsi sentimentali, vi si chiede di AGIRE”. Basta parole, basta discorsi, basta ipocrisia. E non pensate di lavarvi la coscenza mandando qualche aiuto. Questa gente cerca libertà, cerca giustizia, non cerca soldi o cibo. È ipocrita mandare sementi a contadini che non possono raggiungere le loro terra: ciò di cui hanno bisogno è raggiungere la loro terra senza che un cecchino spari loro contro."

    Buon anno di lotta a tutti/e ognuno/a con i mezzi che può, ma che devono portare all'azione concreta!

    Valeria

    __________________________

    Oliva in mezzo al mare
    in difesa dei pescatori

    http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6199/

    RispondiElimina