Dal
momento che è stata avviata una raccolta fondi per i profughi di
Kobane, sembra utile riassumere in poche righe quale sia la
situazione dei suddetti profughi nell'area di Suruc. I dati sono
stati presi dal documento “cirrenty situation of Kobane and
emergency strategic objectives report” redatto dalla municipalità
di Suruc. In questo post non mi concentrerò particolarmente sulla gestione collettiva e democratica di questi campi. in quanto ho già affrontato l'argomento qui: http://libera-palestina.blogspot.com.tr/2014/11/servono-volontari-suruc-e-anche-soldi.html (dove tra l'altro incontrerete anche alcune foto di profughi e campi)
Alcuni
dati:
numero
totale di profughi di Kobane che sono attivati nella provincia di
Urfa: 150.000
numero
di profughi che stanno nei due campi profughi gestiti dallo Stato
turco: 6.120
nella
zona di Suruç
– Aligor sono presenti altri 47.313 profughi, le cui
esigenze vengono curate in maniera autogestita, con l'aiuto della
municipalità e di altre organizzazioni di base.
La
situazione nei singoli campi:
Campo
“Arîn Mirxan”:
Sono
presenti 3037 persone in 488 famiglie, 459 tende e 2 containers, in
un'area di circa 24 acri di terreno. Le tende dove abitano famiglie
sono 440, mentre altre tende sono usate come magazzini, per le scuole
(sebbene non siano ancora iniziate le lezioni), per attività
culturali ed artistiche, per supporto psicosociale; e i due container
sono usati come infermeria e supporto logistico.
I
pavimenti delle tende sono isolati con pietre da pavimentazione, e i
passaggi tra le tende sono stati coperti di sassi per evitare la
formazione di fango, esiste l'illuminazione ma ancora non c'è
elettricità, e questo comporta problemi principalmente per il
riscaldamento. Sono presenti 20 bagni e la costruzione di
infrastrutture sanitarie, fontane per l'acqua e serbatoio per l'acqua
è in corso.
Campo
“Suphi Nejad”:
Sono
presenti 1100 persone in 170 famiglie, ripartite in 85 tende in
un'area di 10 cari di terreno, di cui 40 in un'area circondata da
muri e le altre all'aperto. Esiste un'infermeria ma non
infrastrutture scolastiche, sebbene alcune tende siano adibite a
questo scopo.
Campo
“Rojava”:
Sono
presenti 1100 persone in 220 famiglie, ripartite in 110 tende, in
un'area di 12 acri di terreno. Qui manca l'isolamento sul fondo delle
tende, manca l'elettricità (la luce viene fornita da un faro della
vicina fabbrica). Sono presenti 24 bagni e la costruzione delle
infrastrutture sta procedendo.
Campo
“Kobane”:
Sono
presenti 1471 persone in 257 famiglie, ripartite in 211 tende. C'è
elettricità ma non è sufficiente per il riscaldamento, sebbene
tutte le tende abbiano ora una stufa elettrica. Le infrastrutture per
l'istruzione non sono sufficienti, sono presenti 8 bagni ed altri 24
sono in via di costruzione.
Campo
“Kader Ortakkaya”:
Sono
presenti 3156 persone in 257 famiglie, ripartite in 211 tende in 16
acri di terreno. La corrente è sufficiente per l'illuminazione ma
non per il riscaldamento. La costruzione delle infrastrutture per
questo campo è ancora in corso.
20.101
profughi in quest'area si trovano inoltre per strada o ospiti da
altre famiglie o in altro tipo di rifugi.
Le
priorità:
Centri
di salute provvisori:
sono
necessari sia i container che il materiale d'emergenza (che va dai
camici, al materiale dentistico; dai moduli per chirurgici alle
macchine per raggi x). I dettagli di questo progetto e i
finanziamenti necessari non sono ancora stati definiti con
precisione.
Scuole
provvisorie per 4-8 mesi:
Lo
scopo del progetto è quello di fornire un'istruzione ai bambini in
età scolare che possa tenerli per quanto possibile lontani dalle
difficili condizioni di vita e si prenda cura della loro sapute
mentale, fisica e psicologica. Il progetto coinvolge bambini dell'età
di 5-11 anni così ripartiti: 245 dal campo “kobane”, 246 dal
campo “Rojava”, 250 da uno dei campi gestiti dal governo turco,
300 dal campo “Arin Mirxan”. Il progetto prevede la costruzione
di centri culturali e di scuole, con la funzione di offrire lezioni
di matematica, curdo, turco, scienze, ed educazione fisica che
possano mantenerli in contatto con la loro istruzione e che possa
permettere agli insegnanti provenienti da Kobane di lavorare ancora.
La lingua in cui verrà portata avanti l'istruzione sarà il curdo,
lingua che si continuerà ad usare nel caso in cui i ragazzi
torneranno a Kobane o che verrà integrata con il turco se rimarranno
a Suruc.
Il
progetto è portato avanti in collaborazione con “Mardin Artuklu
University Institute of Living Lenguages” e il ramo di Sanlurfa di
“EGITIM-SEN”. Il costo totale del progetto è stimato in 357.000
lire turche (circa 130.000 euro).
Creare
“la città di Kobane” con 10.000 abitazioni sostenibili in cui
possano abitare 60.000 persone:
L'idea
è quella di creare una città di container, vicino al centro di
Suruc, in un'area di 500.000 m2, in cui vengano situati
8000container di 27 m2 ciascuno. Secondo il progetto
saranno presenti 4 centri culturali prefabbricati, di 100 m2
ciascuno; 8 scuole prefabbricate di 100 m2 ciascuna. Si
cercherà così di creare un ambiente salutare, autonomo, e
democratico per i rifugiati di Kobane; in cui siano presenti spazi
ricreativi per i bambini, centri per la salute, e via dicendo;
riuscendo inoltre a mantenere unite nella stessa area le persone
provenienti da una stessa città.
Nell'immagine
trovate il conto a cui versare le donazioni anche in euro.
Considerati i costi dei versamenti internazionali, si consiglia però
di effettuare il versamento una volta raggiunta una somma
consistente, tra più eventi od organizzazioni.
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