COMUNICATO
Fermiamo la guerra di Israele contro i lavoratori palestinesi
La buffer zone è una striscia di terra larga da tre a cinquecento metri che corre lungo il confine israeliano all'interno del territorio di Gaza, dichiarata “no-go zone” dall'esercito israeliano. Secondo le Nazioni Unite in realtà la buffer zone coinvolge terra fino a 1000-1500 metri dal confine, e la superficie totale ricopre il 35% delle aree coltivabili di tutta la Striscia di Gaza.
Questa terra non è importante solo per i contadini, ma è anche vitale per i cosiddetti “raccoglitori di macerie”. La maggior parte di essi recupera e ricicla materiale edile per la costruzione dalle macerie vicino al confine con Israele, attività molto importante nella Striscia dal momento che Israele da 4 anni impedisce l’entrata di cemento e ferro.
E’ l'unico modo che queste persone hanno per guadagnare il pane per loro e per le loro famiglie, dal momento che a Gaza non c'è lavoro e la disoccupazione supera il 45% degli abitanti.
I soldati israeliani sparano a questi lavoratori quasi ogni giorno, spesso con proiettili dum-dum, proibiti dalla leggi internazionali, che esplodono all'impatto e procurano spesso invalidità permanenti.
Un totale di 22 raccoglitori di pietre e macerie hanno riportato ferite da arma da fuoco alle gambe nelle ultime 3 settimane, e un totale di 97 casi da marzo 2010. Siamo di fronte ad un aumento dei crimini contro civili nella buffer zone di Gaza, chiara violazione dei dritti umani. Molti di questi feriti rimangono impossibilitati a camminare per lunghi periodi e sono gli unici a farsi carico del sostentamento di famiglie molto numerose.
Anche I bambini vengono colpiti: 4 nelle ultime 3 settimane. Mokles, 15, è stato colpito il 28 novembre. Guadagna 50 shekel (10 euro) al giorno raccogliendo macerie e, assieme a suo fratello maggiore, sono gli unici a guadagnare qualche cosa in una famiglia di 17 persone. Ismael Sa’aed Qapeen, 31 anni, ha perso 3 dita del piede quando per la terza volta I soldati israeliani gli hanno sparato vicino al confine il 30 novembre. Anche 4 suoi fratelli sono stati feriti durante incursioni israeliane, il più recente è il 9 Dicembre.
Qui potrete trovare rapporti dettagliati e fotografie:
http://palsolidarity.org/2010/
http://palsolidarity.org/2010/
http://palsolidarity.org/2010/
http://palsolidarity.org/2010/
http://palsolidarity.org/2010/
ISM Gaza lancia un appello per una fine immediata degli attacchi israeliani contro i civili di Gaza, e chiede alla comunità internazionale di fare pressione su Israele affinchè ponga fine a questa mattanza e liberi dall’assedio la Striscia coi suoi un milione e mezzo di abitanti.
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