Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


sabato 26 giugno 2010

Il buio per Gilad e le aggressioni degli squadristi sionisti

I prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane sono circa 11.000. Il prigioniero israeliano nelle carceri palestinesi è 1 (uno), e tutti conoscono il suo nome, si chiama Gilad.

La notte tra giovedì e venerdì sono state spente a Roma le luci del Colosseo, a Milano quelle del Castello Sforzesco, a Torino quelle della Mole Antonelliana per ricordare il prigioniero Gilad, per chiedere la sua liberazione.

"Quando fossero indotti ad accorgersi della pulizia etnica della Palestina, del genocidio in corso a Gaza, delle distruzioni del Libano fino a quella del 2006, dei crimini commessi dall’esercito israeliano durante l’operazione Cast Lead (Piombo fuso), dell’assassinio di nove attivisti turchi della Freedom Gaza Flotilla, nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2010, che cosa faranno questi signori?" (dal comunicato di ISM Italia)

In risposta a questo gesto propagandista ed ipocrita, a Roma è stato organizzato un presidio sulle scalinate del campidoglio, "per ricordare che nelle prigioni israeliane sono rinchiusi oltre 11.000 civili palestinesi, che la Striscia di Gaza assediata è ridotta alla più grande prigione a cielo aperto del mondo ed onorare le vittime dell'operazione piombo fuso e dell'attacco alla Freedom Flotilla."


I partecipanti al presidio sono stati aggrediti verso mezzanotte da un gruppo di piacchiatori di ritorno dalla manifestazione al Colosseo. Essi avevano pugni di ferro, portavano bandiere israeliane, e sono arrivati appositamente nel luogo del presidio organizzato dalla rete romana di solidarietà con il popolo plaestinese per aggredire chi stava tranquillamente portando avanti questo presidio. Almeno 6 persone sono state ferite di cui 3 sono finite all'ospedale.

I giornali, ovviamente, hanno proposto la cosa come "rissa tra filo-palestinesi e filo-israeliani"

Gli aggressori sono stati denunciati, di seguito il comunicato della denuncia.


"Nel pomeriggio di oggi un gruppo di quattro militanti a nome di tutta la Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese ha sporto circostanziata denuncia presso una stazione dei Carabinieri eleggendo domicilio presso uno studio legale. Nella denuncia, che ha inteso ristabilire la verità dei fatti, si chiede tra l'altro che i responsabili dell'aggressione vengano individuati e perseguiti a termini
di legge per i reati compiuti.
La Rete RSPP mediante i i propri legali seguirà con il massimo impegno
il corso delle indagini e dell' iter giudiziario perché l'accaduto emerga con chiarezza, in tutta la sua gravità e in tutta la sua verità anche perché la città di Roma possa essere restituita alla piena agibilità democratica.
La RRSPP, difronte alla campagna di disinformazione che si è scatenata, invita gli operatori della informazione a verificare con la massima accuratezza la veridicità delle notizie prima di pubblicarle, per evitare di cadere nella trappola come già oggi è accaduto al Corriere della Sera e a Rainews 24, di divulgare versioni dei fatti sulla base di notizie false artatamente fatte circolare nel tentativo di trasformare un'aggressione squadrista in una rissa tra opposte fazioni cosicché confondendo ruoli e responsabilità si possa giungere che essendo tutti colpevoli e in realtà non ve ne sia alcuno."


Boicotta israele perchè anche a Roma usa metodi fascisti.

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